L'Archivio Musicale dell'Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai, ubicato nell'Auditorium Rai “Arturo Toscanini” di Torino, conserva un rilevante patrimonio di documenti musicali e di interesse musicale. La sezione più preziosa è senza dubbio quella dei manoscritti e rari: 152 documenti, tra lettere, partiture, incisioni, dagherrotipi, che costituiscono un corpus di fonti molto rilevanti sotto il profilo storico-filologico. Tra queste si annoverano sei lettere di Giuseppe Verdi, l’ultima lettera scritta da Johann Sebastian Bach nel 1749, una lettera di Richard Wagner, il manoscritto autografo dei Fünf ungarische Volkslieder, la partitura autografa della Conchita di Riccardo Zandonai, due rielaborazioni inedite di Ottorino Respighi da Bach e Vivaldi. Gli arrangiamenti per orchestre radiofoniche e televisive sono circa 45.000 (sommando i fondi relativi all’Orchestra B, alle formazioni leggere e alle sigle), e consentono di conoscere bene un repertorio che ancora oggi, per una sistematica irreperibilità delle fonti, è pressoché ignoto alla comunità scientifica. La serie di faldoni dedicata ai libretti d’opera, all’incirca 2000, contiene molti documenti rari, che in alcuni casi risalgono addirittura al Settecento. Di elevato interesse musicologico è poi il fondo «Carafa-Maddaloni», contenente una preziosa raccolta di partiture manoscritte tratte dal repertorio operistico settecentesco, e in particolare dalla produzione di Paisiello. Mentre la raccolta di programmi di sala (circa 5000), conservata in maniera pressoché integrale solo a partire dal 1947, è uno strumento utile per ricostruire la cronologia dei concerti programmati a Torino, Roma, Napoli e Milano nel corso del Novecento. Tutti questi documenti provengono da diverse sedi Rai d’Italia, in seguito alla scelta di fondare a Torino l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai. In quell’anno, il 1994, anche tutto il materiale d’archivio legato alla produzione musicale delle varie sedi confluì nei locali dell’Auditorium «A. Toscanini» di Torino.