Sotto l’etichetta «Fondo Carafa di Maddaloni» sono raggruppati volumi provenienti da collezioni diverse, giunti negli archivi dell’Auditorium Rai al momento della nascita dell’OSN, che comportò l’accorpamento, senza distinzione, di tutti i materiali musicali. Come suggerisce Una preziosa raccolta di manoscritti negli archivi musicali della Rai di Roma, il saggio introduttivo al catalogo curato da Annapia Sciolari Meluzzi e Giancarlo Vitali pubblicato sulla «Nuova Rivista Musicale Italiana» n. 2/1988), il fondo, proveniente dalla biblioteca dei duchi napoletani Carafa di Maddaloni, venne acquistato negli anni ’50 dalla libreria antiquaria Querzola di Roma. Tuttavia alla sezione napoletana, più antica e pregiata nelle stesure, se ne aggiunse una romana, attribuita a due dilettanti di status sociale piuttosto elevato, Maria Modetti e Maria Belli: quest’ultima potrebbe essere la moglie del poeta Giuseppe Gioacchino Belli. Sempre di origine napoletana è poi un piccolo corpus dedicato a Marchesino Granito, proveniente da un’altra famiglia partenopea. La collezione costituisce un importante punto di riferimento per la ricezione e diffusione del repertorio operistico nell’Italia centro-meridionale a cavallo tra ‘700 e ‘800, sia dei compositori più celebri (Paisiello, Cimarosa, Pergolesi, Rossini, Mayr), sia di altri meno noti ma largamente rappresentati (Tritto, Zingarelli, Palma, Guglielmi); è inoltre una preziosa testimonianza dell’attività svolta da alcune copisterie napoletane e romane. Gli splendidi frontespizi finemente decorati ad acquarello sono tutti scaricabili insieme agli incipit dei brani.

 

 

Sezione Napoletana Sezione Romana

 


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